mercoledì 11 novembre 2015

COSTA RICA: 100% da fonti rinnovabili

Il Costa Rica o Costarica, ufficialmente Repubblica di Costa Rica, è uno Stato (51.100 km², 4.805.000 abitanti, capitale San José) dell'America centrale. La Costa Rica è situata fra gli 8°03' e gli 11°13' di latitudine nord e gli 82°32' e gli 85°57' di longitudine ovest. Includendo l'area insulare (Isola del Coco) si estende su una superficie di 51.100 km². È uno degli stati più piccoli del Centro America insieme al Belize e a El Salvador. Confina a nord con il Nicaragua, a est con il mar dei Caraibi e Panamá, a sud e a ovest con l'oceano Pacifico. Le coste si estendono per 1.228 km, dei quali 1.016 si affacciano sul versante del Pacifico e 212 km sul Mare dei Caraibi. Per ulteriori approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Costa_Rica
Ebbene, dall'inizio di gennaio a metà marzo 2015, per 75 giorni, il Costa Rica è stato capace di essere autosufficiente elettricamente senza bruciare combustibili fossili, diventando così il primo Paese al mondo a riuscire in questa impresa. Solitamente comunque l'energia idroelettrica copre l'80% della domanda elettrica nazionale (il Paese è ricco di corsi d'acqua): ad inizio anno, l'idroelettrico (grazie alle piogge abbondanti) ha coperto l'85% del fabbisogno, mentre il restante 15% è stato coperto da geotermia, solare ed eolico. E per tutto il 2015 meno del 6% dell'energia elettrica del Costa Rica sarà generata da fonti fossili (fonti dell'ICE, Instituto Costarricense de Electricidad). È vero che si tratta di un paese piccolo (meno di 5 milioni di abitanti), ma non è un Paese agricolo come si potrebbe pensare: anzi, prevalgono elettronica, tessile e biomedicale, ovvero tutti settori che richiedono ingenti quantità di energia. Ricordiamo anche che il Costa Rica ha deliberato di diventare carbon neutral entro il 2021, che in appena 10 anni la sua superficie forestale è passata dal 30 al 47% del territorio nazionale grazie agli investimenti del Fondo de Financiamiento Forestal che fa un'ottima cosa: investe nei trasporti il 3,5% delle tasse ricavate dall'uso dei combustibili fossili, per aiutare i proprietari terrieri e le comunità locali nello sviluppo delle zone protette e nella piantumazione di nuovi alberi. È così prolifera il turismo ecologico ed è migliorata la conservazione sia dei bacini idrografici che della biodiversità. E la popolazione che ne pensa? Ben l''80% conosce le ricadute del riscaldamento climatico e ne attribuisce le cause al fenomeno antropico, addirittura l'87% è favorevole all'eolico e il 77% al geotermico!!!
Il resto del mondo (Paesi sviluppati in primis) hanno solo da imparare dal Costa Rica.

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